Numero Verde: 800.253.230

logo sito Differenziata Teramo

Numero Verde
800.253.230
Valutazione e feedback

Descrizione


Un biodigestore è un impianto all’interno del quale avviene la ‘digestione’,
in assenza di ossigeno (anaerobica), della parte organica dei rifiuti solidi
urbani (umida e verde), attraverso l’azione di appositi batteri. Il prodotto
finale di questo processo sono biogas e un residuo di ‘digestato’

L’impianto è compatibile con l’ambiente, con la ‘neutralità climatica’,
coerente con la decarbonizzazione e l’economia circolare per la mobilità
sostenibile.

A Carapollo, nel centro di raccolta e smistamento, la Teramo Ambiente
realizzerà un biodigestore per la produzione di biometano da frazioni
organiche dei rifiuti urbani, grazie al finanziamento di 28.104.478,70
euro assegnato al Comune di Teramo nell’ambito dell’Avviso M2C.1.1 I 1.1
Linea di intervento B del PNRR

Dalla biodigestione si otterrà energia, si ridurranno le emissioni di CO2 e
garantire il bio-combustibile per i veicoli pubblici, nonché alla flotta dei
mezzi della Teramo Ambiente piuttosto del trasporto pubblico

La capacità dei biodigestore di Carapollo sarà di 35-40mila tonnellate
all’anno di rifiuto organico della raccolta differenziata, ai quali possono
essere aggiunti gli scarti dell’attività agricola

I BENEFICI sono:
- sostituire il gas naturale (risorsa non rinnovabile) con il bio-metano, il
cosiddetto ‘Green gas’, ed utilizzarlo come combustibile per automazione,
con parte residuale destinata ad impianti di cogenerazione per soddisfare
i consumi di energia elettrica e riscaldamento
- eliminare l’impatto ambientale: si calcola la ‘digestione di
34.000-40.000 tonnellate di rifiuti organici, elimini l’equivalente di
170mila chilometri all’anno percorsi da un Tir con capacità di carico pari a
30 tonnellate: il risparmio in termini di CO2 è pari a 120.000 kg all’anno
- contenere il consumo di suolo e bonificare una ferita ambientale: a
Carapollo l’impianto, contestualizzato nella zona circostante ed
ecosostenibile, sorgerà al posto dell’inceneritore realizzato oltre 40 anni
fa e ‘spento’ da decenni, un ecomostro da archeologia industriale
- ridurre il costo di conferimento (trasporto) dei rifiuti solidi urbani ad
altro impianto e di smaltimento per Teramo capoluogo e per i comuni
della provincia, eliminando anche il traffico dei mezzi sulla strada
(economia stimata per 35.000-40.000 t pari a 1,4 milioni di euro/anno)
- ridurre il costo della bolletta
- incrementare i posti di lavoro ‘green’ nel territorio provinciale

Ulteriori informazioni

Data di pubblicazione
07 dicembre 2022

Ultimo aggiornamento
07 dicembre 2022 ore 13:56

counter